Beat about the Bush

"Pazienza, pazienza, pazienza"

E’ quella che ci chiede, tanto per cambiare, il nostro caro prEFFETTO SERRA, perchè tra un rincoglio gay e un famolo dài, fra il no taxi e il no benza, il circo blu tutti i dei, il dacce er pizzardone quotidiano, l’happy-ganascia hour, il comizione time, la feste e i fasti delle prime e seconde repubbliche, il papa’s pass, le notti (in) bianco, e le multe in banca… Eccoci finalmente tutti pronti alla nuova paralisi romana per l’arrivo del pupazzetto texano, chiavi del mondo nel moscone.

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Capisco l’ansia e il consueto calabrachismo veltroniano, capisco che questi ce buttano (buttavano…) un sacco de dollari ner Fontanone… Ma cazzo, almeno qualcuno gli dica all’orecchione qualcosa tipo:

 "Dear Mr. President, I don’t want to beat about the Bush… so please, CE LASCI CAMPA’??? Tanto nobody fucks you…che significa che NESSUNO TE S’INCULA.."

Ma poi che cazzo avete da blindare i luoghi strategici? Più di così? Ehi, ma invece del bel recinto di transenne (beirut style) che da sempre vi isolano dal resto e dai resti romani, non potreste mettere in fila un po’ di marines? Sarebbero meno fastidiosi e più folkloristici… E poi litigherebbero (o si amerebbero!) con i nostri gorillotti blu…

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E a Trastevere? Sapete cosa si trovano ora sui parabrezza i residenti (ed esercenti) del cuore trasteverino, rei soli di essere vicini della comunità di Sant’Egidio *(l’unica piazzetta di Roma sempre lucida come uno specchio, con madama costantemente presente, mentre dietro l’angolo, un po’ ovunque, c’è il solito droga-barbo-party day&night)? L’editto comunale. Un simpatico foglio A4 che invita a levare (per 2 giorni) la macchina se poi la si vuole ritrovare… ..Cittadini..Udite, udite…

 

Vi prego di notare la firma del Comandante. Il re analfabeta, o meglio, l’anonimo sgorbio. E ringraziano pure per la collaborazione, come se uno avesse scelta. Per l’Evento…Anzi, l’Avvento potevano mettere.

aggiornamento:

LAST MINUTE: Lo Zio d’America non passa più a Trastevere, peccato però che ormai Trastevere sia un Ghost Quarter… Complimenti per la solita efficienza!

Vabbè. Pazienza, pazienza, pazienza… Sempre a noi la chiedono, oltre a tenerci la monnezza in casa…In tutti i sensi… La prossima volta ospito direttamente io sti’ qua…Sti’ Bush. Basta che me portano anche Natalia…

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 * (la storia del regalo cheap è tristissima… Africani miei, ribellatevi ai trasteverini yankees…)

16 Comments

  1. tra gorillotti blu e marines in strada si rischia un altro gay pride!
    ahaha pensa che se veniva clinton, ti capitava chessa a casa… però magari una stagista si sarebbe sdebitata per l’ospitalità… mmmm…
    ahaha ciao!

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  2. Chissà quali sono gli “ulteriori disagi”..
    Come dire, “merdosi sudditi trasteverini, state bboni e non ce fate perde tempo, che cià pensato trenitalia a dacce rogne”

    Sapete, vero, dei treni speciali con sconti comitiva che ha organizzato trenitalia per far arrivare sabato a roma quanta più gente possibile?

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  3. Non avrei mai pensato di dover prenotare la ceretta dall’estetista consultando gli impegni pubblici del Presidente degli Stati Uniti.
    Ma in effetti, considerando che ci tolgono certi mezzi pubblici, la possibilità di parcheggiare su alcune strade, di transitare in altre, di avvicinarci in altre ancora (leggi pure: interi quartieri), meglio fare le cose in grande e chiedere permesso alla Casa Bianca.

    A proposito di permessi e divieti. Ricordatevi di non accumulare, tra oggi e sabato, troppa spazzatura. Ce la dobbiamo tenere in casa fino domenica mattina (editto comunale).
    Quindi evitate di cucinare soutè di cozze, per dirne una..

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  4. Buongiorno Rondone!
    pensa che io, casualmente sto we verrò a roma, per lavoro…che culo, ne?

    sì hai ragione i blog letterari sono abusati ormai….anche se in effetti il nostro non è un blog letterario ….è un anno che io e la mia sorellina di penna abbiamo aperto ed è la prima volta che parliamo del nostro libro..cosa doverosa dato cha sta uscendo….per il resto è sempre stato e sempre sarà un luogo di sfogo e divertimento, senza troppe pretese…. cioè scriviamo e parliamo di quello che ci pare, quando ne abbiamo voglia…veleggiamo tra il serio e il faceto…un po’ come nella vita…infondo i blog sono un po’ stanze dei giochi immaginarie di ciascuno, no? un’entropia di utili e gratuite futilità….

    baci rosa shokking!

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  5. ma figurati sofy, io farei la stessa cosa se solo potessi. Il punto è che mi accorgo quanti libri stanno partorendo i bloggers. E la cosa mi perplime… Tra l’altro appunto, non è che noi tutti siamo Tolstoj o Flaubert, quindi è proprio il contrario: Ovvio che tutti fanno un blog come sfogo. Poi però lo propinano come letteratura… E’ il
    fabiovolismo che contagia. Stiamo diventando tutti delle Carrie Bradshaw delle favelas, che, per inciso, a me stava pure sul cazzo…

    Ad ogni modo! In bocca al lupo, e dato che passi qui proprio oggi… in culo a Bush…

    😉

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  6. @ Milla: Benvenute a ZOO ROMA…

    @ Atac: Ci ho parlato ieri col Papà (quello con l’accento vero). Mi ha detto che aspettava stamattina per tornare fra le sue cupole… Ieri gli sarebbe scappato qualche fulmine a ciel sereno… E non solo sul rinco-texano…

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  7. E pensare che Berluskaizer si è vergognato della solita italietta, perché non avevano assicurato al suo amichetto la massima sicurezza a Trastevere. Una soluzione c’era: farlo passare attraverso le fogne…

    fabio

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