Na' Gabbia pe' Gabbianacci

15 Comments

  1. Le rondini non sono sparite, sono emigrate dalle mie parti, in periferia. Qui a Tor Tre Teste ce ne sono un sacco, che sfrecciano tra gli alberi del parco, al riparo dai gabbiani (mai visti qui) ma non dalle cornacchie (numerose). Qui, in questa oasi naturale, ho avuto la fortuna di vedere anche un gufo bianco e parecchie civette. D’altronde voi che abitate al centro, uno scotto lo dovrete pur pagare, no?
    Laura

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  2. Forse hai ragione.

    Però mi chiedo come mai sta ‘moda’ del centro abbia tanto preso piede.

    Io per la verità ‘ce so nato’ e quando ero pischello mica era così trendy . C’era er sor felice fruttarolo, er sor achille verdumaio, la sora agnese (quella la incontro ancora, con li fiori su la capoccia, e la bacio sempre anche se ha la barba ormai). I palazzi erano sporchi e un po’ screpolati ma ce vivevano i romani ed erano civilissimi, le fontane erano gialle che parevano de piscio (non le fontanelle che invece erano ovunque mentre oggi sono 3) ma i turisti non ci bivaccavano dentro e non c’era bisogno di pizzardoni vigliacchi a fare la guardia. Anzi, dai panettieri de Trevi ti davano sempre il resto con le lire ossidate che erano state ripescate nella notte ner fontanone.

    Il centro non era tutto sto puttanaio de politici, auto blu con scimmie ciondolanti a lucidarle, vippetti, negozi e branco da vasca al corso. Nella Galleria Colonna (che celebrano come se ce l’avessero regalata oggi visto che l’hanno tenuta chiusa per 20 anni) c’era il cinema e ci si poteva giocare a pallone. E non c’era quella fissa odierna del “che famo?” “annamo ar centro” “certo è bbello ma è caotico”. Manco per sogno.

    I nuovi ricchi si affannavano a comprarsi un tugurio ai parioli, poi pure più fuori, e qui restavano quelli di sempre: aristocratici con le pezze ar culo che se magnavano la pizza da fior fiore, pretacci (quelli a Roma nun mancano mai), generone romano serciarolo e qualche matto come mio padre che era scappato da milano per innamorasse a (e di) trastevere.

    Chettedevodì? Io tanto in colpa nun me ce sento. Non capisco perchè devo da pagà o me ne devo annà. Cor cazzo… E i rondoni (perchè so quelli che c’erano una volta, non le rondini) me mancano tanto. Per fortuna qualcuno di loro ha il coraggio di affrontare gabbiani abbaianti, foreste di antenne, enormi scatoloni sputa-aria-calda, operai che tirano su qualche mansarda in 2 notti, per fasse ancora il nido sotto na tegola romana.

    Devono essere pazzi.

    Come me.

    ps. fossero poi i gabbiani a essere il problema..
    ps2. Li corvi però me stanno simpatici. Anche se magnano de tutto. Non scassano. E poi so’ gli unici che fanno a botte co gli uccellacci bianchi, e quasi sempre li fanno neri…

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  3. vero, oggi er centro è pieno de pezzenti ripuliti che credeno de esse fichi e ‘nvece so’ solo squallidoni (e ignoranti come capre) che sputeno sentenze.
    (ma pe’ ffortuna che c’è sta ancora quarcheduno che li sgama e nun se fa ‘mpressionà dallo sbrilluccichio de ‘na casetta ner vicoletto, quattro parole in croce e li sordi ner borzello).

    (i gabbiani urlano che sembra se la ridano di tutta la merda che sta sotto di loro…)

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  4. Ecco..avevo dimenticato L’INVIDIA… Ma forse perché né Laura né Lory ne sono portatrici sane, né tanto meno gli altri poveri cristi che bazzicano il mio blog.

    Ora che scopro la ‘nuova’ affecionada però mi spiego tutto il suo rancore.

    Del resto il caro vecchio Karl ci costruì un bel sistemone filosofico sul più forte dei 7 vizi capitali. Peccato che non funzionava nemmeno a spinta (proprio per il falso collante del’invidia naturale).

    Non ho mai creduto che le capre fossero poi tanto ignoranti, e, a dirla tutta, ho studiato e studio anche per sfanculare certi pseudo-pastori blateranti…E complessati.

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  5. vabbè, ho toppato intendevo “commento”.
    in generale di invidia non ne faccio consumo perché non ne ho motivo, nel particolare perché realmente il mio era un commento di “supporto” al tuo post anti-gabbiani, anti-cagoni (volatili e bipedi) e pro-corvi.

    il rancore lo riservo a chi mi ha fatto qualcosa e non mi sembra che tu rientri in questa categoria.
    “affecionada” nella misura in cui faccio un giro di blog quando ho i tempi morti, e tra i vari che leggo c’è anche il tuo (che evidentemente mi piace altrimenti non perderei tempo, ne ho già poco…).

    mi fa solo un po’ impressione il fatto che tu tenda ad azzannare prima che gli altri te ne diano motivo, e che il concetto di “invidia” esca spesso fuori, altrettanto spesso senza motivo.

    (non sarà colpa dei gabbianacci che non ti fanno dormire? la mancanza di sonno rende tremendamente nervosi….. prova con una fionda, conosco un tizio che li becca al volo!)
    ciao ciao

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  6. mi devi scusare Paola, hai ragione.

    il mio voltairismo mi induce spesso a leggere tra le righe vizi che non ci sono. Sono fatto così. Male.

    Me mettiti nei miei sandali. Quando ero ragazzino giocavo a pallone nel colonnato del Pantheon (!!!) E nessuno ci cagava il cazzo perchè eravamo i privilegiati del centro. Oggi sembra una colpa.

    Io mi batto per difendere la più bella città del mondo che cercano di trasformare in una grande hall di un casinò di Las Vegas. Esclusivo. Tutto per loro.

    Ecco perchè il tuo commento bellico mi era sembrato tendenzioso. Non vedo solo merda intorno a me. E se posso la uso per concimare i miei fiori.

    Tutto sommato sono convinto che passerà anche questa cloaca sotto i ponti sul Biondo. Roma ne ha viste tante e nun se fa ‘ncantà…

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  7. se mi posso permettere: un consiglio, da chi per natura è misantropa, ma che per vivere meglio sta imparando a sopportare e apprezzare gli altri:
    non essere sempre prevenuto con chi non conosci, spesso si dicono cazzate ma senza malizia o malignità. abbiamo tutti talmente tanti cazzi che è raro che ci sia davvero invidia nei confronti degli altri. e poi ci sono così tante persone così tanto diverse da noi ma ugualmente interessanti, stimolanti e appaganti se solo abbiamo un po’ di umiltà per guardare oltre le antipatie e le differenze iniziali…

    (bella l’immagine dei bambini che giocano a palla tra le colonne del pantheon. brutta l’immagine che ho negli occhi dei mimi e dei cinesi che vendono accendini a tedeschi grassi e sudati, tra quelle stesse colonne)

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  8. Ok. Ci proverò, lo dico sempre, a seguire il consiglio. Tuttavia non credo che l’Invidia sia un vizio raro. Anzi credo sia al primo posto fra i 7 (nonostante nessuno lo ammetta).

    Sono prevenuto perché mi piace la politica alla Goethe (prima di Andreotti..). E cioé quella percui è sempre meglio essere sbugiardati quando si pensa male che l’opposto.

    Quando non la rispetto, prendo certe ‘sòle’…

    (sai ultimamente cosa proprio non sopporto nell’assedio dell’ambulante? quei magneti (?) volanti che fanno rumore… madooooo…)

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  9. Io non ho letto i commetni a questo post per non essere…. influenzata.
    Ti ho trovato su un post di Almanacchiamo ma come vedrai, mi muovo un pò!
    Comunque io sono Livornese e quindi non è strano che con i gabbiani ci abbia convissuto.
    solo li odio. odio il loro stridulo verso. feroce e forte.
    Tra l’altro la signora sotto a me…. ama gli animali (in casa non ne tiene, infatti! :-O) e tira il cibo ai gatti nel cortile. ovviamente lo mangiano i gabbiani prima, se no ai gatti beccaate sul cervello!. Poi quando i gabbiani sono sazi o c’hanno altro daffà tocca ai gatti se c’è.
    tra l’altro i gatti sono poveri e vecchi, perchè quelli altri stanno tutti a casa. Io ne ho uno con me.
    Quelli sono dell’altra generazione, che nessuno li voleva. Ora va di moda averli. Anche gli iguana, ma sono convinta che quella moda passerà in fretta. Un’ultima cosa a me… me piace ROMAAAAA!

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  10. lieto di conoscerti Riccarda. Anche io ho una vecchia laida che lancia pane altre zozzerie ai gabbianacci dal terrazzino di un ufficio (nota: Lancia e lontano per evitare che gli caghino dentro). Così ci sono delle ore in cui il cielo si trasforma in un girone dantesco.

    Le mie 2 gatte ben se ne guardano di alzare solo una zampa di fronte a questi bestioni imperiali. L’unica cosa che ti posso consigliare come controaerea sono i chiodi rovesciati e se arrivi a un nido bucargli le uova.
    Ovvio, se puoi, avvelena la vecchia.

    Come diceva il cecchino dall’elicottero di Full Metal Jacket: “La Guerra è un inferno… no?”

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