Il Comune, nel darci il nostro traffico quotidiano e rimetterci le multe come noi le rimettiamo ai nostri pizzardoni, offre delle induzioni in tentazione che lasciano spesso sgomenti…
Fra queste la più sconcertante è l’attraversamento pedonale che è sempre alcuni metri distante da dove occorrerebbe.
Ci sono fin troppi esempi. Ne cito pochissimi, ditemi voi altri che vi vengono in mente.
La curva di Via Quattro Novembre che porta alle scale per la Colonna Traiana. Pochi metri sopra e sotto (pure con semaforo!) nessuno usa le apposite strisce, perché sono inutili.
O Via del Tritone che ha almeno 2 punti critici dove le zebre sono fuori asse (davanti a Piazza S. Silvestro e verso Via S. Maria in via,
e fra il passaggio della battutissima Via Poli, dove addirittura hanno messo un vigile per aiutare i recalcitranti..)
eppure
I pedoni tendono malvolentieri (anche perché non si vedono) a fare quei pochi metri per raggiungere la zona di attraversamento (che del resto di rado viene rispettata) così intasano ulteriormente il traffico già congestionato e strombazzante.
Ma il triangolo delle Bermuda Romane, il Capo Horn Capitolino dei pedoni (turisti soprattutto), resta l’angolo bestiale fra la rampa di lancio di Via delle Botteghe Oscure e la partenza pole position di Via San Marco, verso i giardinetti terra di mezzo tra Piazza Venezia e il Campidoglio.
Qui i pedoni diventano autentici kamikaze. Nessuno s’immagina che salendo troverà sotto il groviglio delle lamiere le famose zebre domestiche…
Così fanno i Mosè, e provano a dividere le acque…
Facciamo una preghierina per loro. Forse Babbo Natale gli porterà un attraversamento nuovo di zecca. O almeno una sana recinzione.
Ehi…Ma liberaci sempre dalle transenne…. eh!?
divertente… non ci avevo mai pensato! e’ vero che a Roma i pedoni fanno sempre di testa loro!
michele
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