Dai rifiuti al Rifiuto.
Questa faccenda è veramente grottesca.
Tutta la storia, intendo. Da novembre ad oggi. Potete rileggerla meglio dove volete. Quello che posso dire io dal mio pulpitino romano è però una cosa che nessuno credo abbia ancora fatto notare.
E lo dico da filosofo della Sapienza, laico, agnostico e con una limitatissima sopportazione del sistema Chiesa e Vaticano.
Allora. Quello che mi fa incazzare è la moda dei nostri pseudo intellettuali e la giostra oscena di certi studentelli caproni che si divertono solo a fare caciara riempiedosi la bocca di parole incomprensibili (per loro). Questi coglioni, ignoranti come pietre ma pretenziosi come pavoni, si sono mai chiesti perché la Sapienza si chiama così? E chi l’ha fondata e chi ha permesso al popolo di studiare? Davvero credono di difendere la conoscenza dall’oscurantismo?
Io lo ripeto da sempre. Se c’è una cosa di grande del Cristianesimo e nella sua Chiesa (che a dir vero con il Cristo poco hanno in comune) è stata quella di promuovere e difendere la conoscenza fino all’autogoal. E’ il Cristianesimo che ha generato l’Ateismo. Siamo laici grazie ai Cartesi e ai Voltaire, tutta gente istruita dai gesuiti.
Detto questo, viene da ridere se pensiamo che Ratzinger è stato ascoltato in tutti gli atenei d’Europa, prima e dopo che fosse Papa (perché è un fior fior di intellettuale) mentre proprio da noi becca le proteste (certo fra vicini, troppo, di casa..è anche comprensibile).
E mi chiedo come sarebbe andata con l’amico polacco (che adorava il pastore tedesco), chissà perché invece sempre venerato dagli stessi pirla che ora cantano vittoria.
Il conformismo dei beoti è allucinante. Provate solo a cercare immagini su google dei 2 papi (inserendo prima il nome di uno poi l’altro) e guardate cosa ne esce…Il confronto. Dal Santo al Grande Dittatore. La gente è davvero idiota.
Se ti sa sulle palle la Chiesa, ti sta sulle palle anche Giovanni Paolo II. E del resto, se sei ateo, che cazzo ti frega di quello che dice un prete? In altri termini leggittimi il suo potere di Fede se lo temi tanto. Ma, del resto, gli italiani (e non solo) sono questo. Gente che straparla di laicismo, ateismo, contro i crocifissi in classe o le ingerenze della Chiesa nello Stato, e via dicendo.. Poi non vede l’ora di fare il corredino al proprio scarrafone per il battesimo, la magnata per la prima comunione, la cresima ma soprattutto (donne fiere per la loro emancipazione!) il matrimonio incappellato con tutti i crismi, Santa Madonna, compreso il virtuosissimo velo bianco sull’abito alla moda..e infine la grande festa: l’estrema unzione e il funerale, non sia mai che manchi qualche documento per l’assoluzione..
Una cosa però è certa. Alla Sapienza..dopo Costanzo, che non si azzardino ad invitare altri Papi..
..Strappo la laurea altrimenti!
Che la Chiesa abbia favorito il sapere è ovvio però dimentichi
che l’indottrinamento è stato compiuto in modo parziale (non si
forniva di certo una cultura laica, esaustiva e libertaria). Sai
come li istruivano? Srotolando le loro carte in latino durante le
messe…da una parte le immagini (quelle erano per la gente) e
dall’altra le parole che loro leggevano, ovviamente in latino, e che
a nessuno erano comprensibili. Non sto qui a parlare poi dei gesuiti
e dei loro metodi…
Prima della diffusione del Cristianesimo non è che esistevano solo
analfabeti, eh. La Chiesa ha solo favorito un certo tipo di istruzione
e, nella maggior parte dei casi, chi ha voluto allontanarsi da ciò è
stato aspramente messo a tacere. Un’istituzione legata alla libertà.
La cultura dovrebbe aprire la mente e non chiuderla e forse questo
Papa non piace proprio per questo; le sue parole sembrano una
cantilena risalente alla notte dei tempi, un ritorno a quell’oscurantismo
che tanti hanno cercato di combattere. Non voglio essere catastrofista
ma la storia, per quanto sia ciclica, dovrebbe insegnarci a non commettere più degli errori e forse adesso la gente non vuole più ricaderci facendosi
influenzare da ideologie di questo tipo.
clarissa
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la storia della chiesa veramente è piena di veti e di verità occultate e negate. si studiava dai gesuiti perchè non c’era altro (chiamasi monopolio della cultura), ma non credere che istruissero le persone per far del bene al mondo. volevano far del bene al proprio mondo. poi menti eccelse hanno capito…. e si sono ribellate.
la gente coerente che conosco non aveva simpatia per woytila e non ne ha per questo ratzi. a me da atea frega di quello che dice un papa perchè vivo in una società influenzata fortemente dalle sue parole. mi spostassi già di qualche migliaio di kilomentri verso nord di sicuro me ne impiperei bellamente (come del resto fanno- vai in inghilterra e vedi se sanno cosa dice il papa o se gliene ne importa qualcosa). io non temo la sua fede, temo la sua influenza sulla vita quotidiana, anche senza aver studiato alla sapienza o dai gesuiti.
VP
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Io vorrei solo dire che mi trovo assolutamente d’accordo su ciò che hai scritto, e vorrei evidenziare, a chi ha lasciato i due commenti sopra al mio, che pur condivido, quali sono i risultati di queste manifestazioni di chiusura ad ogni possibile dialogo: Aver dato più forza alla cultura che si dice di voler combattere…complimenti…
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Clarissa e VP, tanto per cambiare non hanno capito cosa scrivo.
Intanto.
Non è che prima del Cristianesimo non ci fossero religioni! Anzi, non vi era proprio l’ateismo!
“La Chiesa ha solo favorito un certo tipo di istruzione” vale solo in senso ideologico, quale tentativo, non da un punto di vista pratico. Chi infatti si è sbattuto per ricopiare i testi pagani nei “secoli bui”? Chi ha salvato la lingua pagana?
Forse il latino, che credi un dialetto interno pretastico per escludere i geni barbari, è stato fino a Dante (ma anche dopo) il mezzo per salvare l’eredità della conoscenza pagana e romana. Da dove credi che venga il latino Clarissa? Dagli stessi imperatori del mondo dove vivi che hanno lasciato le basi su cui ancora è costruita questa civiltà (magari non valeva la pena, ma questo è un altro discorso, tu puoi scrivere così grazie a tale eredità). Sebbene gli stessi avessero anche perseguitato la nuova religione.
E quei gesuiti che imponevano un modo di pensare tanto chiuso chissà perché hanno sfornato i padri della Rivoluzione.
La verità è che i preti (che io per lo più detesto, per la faticosa convivenza nella Capitale, da dove er Cupolone fa capolino ovunque) hanno tanti difetti soprattutto nell’ipocrisia.
Ma in quanto a difesa della Sapienza (e dell’Estetica) insegnano al mondo cosidetto laico come si educa il nemico.
Mentre in qualunque regime politico si sono verificati casi di dittatura culturale. No, ragazze, leggete di più. Scoprirete che “mettere all’indice un testo” per ogni prete di cultura era un invito alla lettura.
Per quanto riguarda poi il pericolo oscurantismo direi di riderci sopra. Gli unici che hanno paura delle parole del Papa sono coloro che temono di ascoltarlo per paura chissà di quale contagio.
Sul potere militare del Vaticano ho qualche dubbio, ergo non credo che se i preti decidano di bruciare qualcuno troveranno chi gli porta la legna.
Starei, cara VP, comunque attenta agli amici inglesi che su consiglio della Regina potrebbero bissare lo spiedino di Giovanna d’Arco…
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Vietando a qualcuno (che è stato precedentemente invitato!) di parlare ho l’impressione che sia venuta a mancare la democrazia tout court.
Discutibile la scelta del Papa per inaugurare l’anno in università ma sarebbe stato più civile (e intelligente, almeno quanto ci si aspetta da studenti universitari) disertare l’appuntamento in aula in segno di protesta e in difesa della tanto acclamata laicità.
E’ triste constatare che il messaggio unico passato sia quello di una università allo sbando in mano ad una minoranza di esaltati in nome di galileo.
Un gran peccato per noi ex studenti di piazzale aldo moro.
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In effetti non è stato un divieto.
E’ più una farsa in perfetto stile italico.
Prima lo invitano. Poi qualcuno non luo vuole. Poi qualche ultras fa un po’ di caciara. Quello giustamente declina l’invito. Adesso pare colpa sua che non è venuto.
Del tipo: “Ti va di cenare con me a casa mia?”
“grazie con molto piacere”
“a proposito mia madre dice che sei una troia e se ti incontra in cucina ti lancia l’insalata in testa”
“mmm…mi sa che non vengo allora”
“aveva ragione mia madre allora! Troia!”
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nelle interviste ai vari residuati ideologici (leggasi studenti democratici) uno ha affermato che la visita del Papa, Veltroni e Mussi sarebbe stato il modo di “siggillare un patto di ferro fra il nuovo PD, il potere universitario e il potere ecclesiastico!” ha detto prorpio così: S I G G I L L A R E e lo ha ripetuto tre volte … cercando di dare una pitturata di “socialmente utile” al misfatto appena compiuto ….
A questo io non permetterei di entrare in Università prima di aver frequentato delle sane scuole primarie (ché evidentemente le elementari le ha fatte per corrispondenza …)
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Secondo me avevano paura di fare la figura dei cretini davanti alla cultura del prof.Ratzinger il quale oltre che Papa è un studioso ed eminente uomo di cultura.
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Che significa non si legge con quel format? Non te lo codifica?
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@ zyon:
le codifica, ma si fa una fatica bestiale.
ad ogni modo ho usato gli ottimi link!
grazie mille
ma dammi retta rendi più facile la lettura con un carattere lineare
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Sono passata, ho letto. E complimenti!
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Ho detto che, leggendoti, sembrava che prima del Cristianesimo non ci fosse istruzione, non religione.
Ma tu sai quanti testi sono stati perduti perchè loro decidevano chi dovesse essere ricopiato e chi no? Non per una questione di tempo
ma perchè alcuni non erano considerati degni di essere lasciati ai
posteri.
Cosa c’entra la Chiesa con il latino? Hai fatto un pastiche che non si può
leggere. Anzitutto una lingua si tramanda grazie a tantissimi elementi e
non tramite un’istituzione soltanto. La lingua che parlava Dante si chiamava volgare non latino e poi il latino medievale era totalmente
diverso da quello classico e la Chiesa non volle riportare in auge il
latino di Cesare o Cicerone sai perchè? Perchè temeva che la propria
dottrina non venisse più compresa con il cambiamento dei fonemi.
Ma queste sono questioni tecniche che non credo c’entrino molto con
il discorso. Devo dire grazie alla Chiesa perchè scrivo così? Devo dire
grazie a tutti quegli uomini e a quegli eventi che hanno continuato a
parlare, a sbagliare nel parlare, a mutare, sintetizzare, scambiare sillabe, lettere e frasi. La lingua che tu parli nasci da questo, non ti credo che
derivi dalle Sacre Scritture. La lingua è mutamento e si forma anzitutto
tra la gente comune.
I gesuiti Il fatto che li abbiano istruiti non significa che li abbiano formati; come ho già scritto i grandi uomini spesso sono nati per contrapposizione alla dottrina imposta.
La Chiesa ha tanti meriti ma, essendo un potere secolare e centrale nel nostro Occidente, ha commesso molti errori. Il problema è che è stata emblema di un’ideologia morale che spesso è stata opposta ai fatti compiuti.
CLARISSA
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@ Clarissa.
Qui l’unica che fa confusione sei tu.
(anche sintattica)
O non sai leggere, o ci fai.
Ti ho risposto che il Latino FINO a Dante (ma anche dopo) è stato un mezzo di comunicazione per difendere un patrimonio culturale immenso.
Lascia stare le ovvie deformazioni ed i mutamenti (tutti abbiamo studiato De Saussure, te prego non farmi la lectio ), fatto sta che chi lo conosce e lo insegna ha dato un bel contributo per capire cosa mai ci sarà scritto sui monumenti romani ancora in piedi, e perfino nella seconda guerra mondiale il latino ha salvato vite. Quindi fammi il piacere.
Ed è ovvio che il nostro italiano, figlio diretto del volgare dantesco ha enormi eredità latine. Ma che ce lo diciamo a fà?
Questo per quanto riguarda la lingua.
Per quanto riguarda la Chiesa e la sua egemonia, ti ripeto, fra le sue immense colpe (e immondi atti d’ipocrisia, il vero demone della religione cattolica, ma di molte altre)
proprio non possiamo inserire la distruzione della cultura.
Tutt’altro. L’enorme differenza con la religione musulmana (ma anche con sistemi dittatoriali laici) è proprio questa.
Tu come donna poi figurati, nemmeno dovresti permetterti di studiare. La cultura, si sa, è pericolosa.
Eppure, per la Chiesa insegnare è una sorta di missione e si fregia di geni formati ai suoi insegnamenti. Chiaro che questo comporta l’indipendenza mentale dell’alunno più colto che spesso è poi dovuto fuggire per difendere le sue idee (ecco l’ipocrisia della Chiesa).
Lo stesso Galileo (finissimo teologo) era stato portato in palmo di mano per le sue prime scoperte (e applicazioni) da cardinali e prelati. Figurati che i primi a smascherarlo furono due laici (lecca preti)!
Tutti concordiamo sui peccati enormi della Chiesa. Ma sulla promozione culturale non possiamo che benedirla (o, chiaro, maledirla, se pensiamo che questo mondo non sia tanto leibniziano come a volte si crede)
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Premetto che io sono cattolica, praticante e credo nn perkè me lo dice il prete ma perkè conosco la mia fede e so che quello che dice va ben oltre la Chiesa come istituzione temporale e politica.
Detto ciò nn è che mi stia un granchè simpatico il Papa attuale ma bisogna riconoscere che è un filosofo e un gran studioso e sicuramente le sue opinioni meritano di essere ascoltate..questo nn vuol dire condividerle!io credo che sarebbe stato molto più laico e saggio sentire il suo discorso e in quell’ occasione intavolare un dibattito nel quale confutare le sue tesi qualora qualcuno la pensasse diversamente!..e chi nn aveva voglia di ascoltarlo poteva semplicemente nn partecipare..questo vale per qualsiasi rappresentante religioso o politico che avrebbe potuto essere invitato in un’occasione simile.
Riguardo al discorso gesuiti etc bisogna ammettere che La Chiesa ha fatto un sacco di porcate(persecuzioni, conversioni forzate, genocidi e inquisizione) nella storia ma ha fatto anke un sacco di cose giuste..ospedali, ricoveri, orfanotrofi, opere di carità, scuole, università etc nn le hanno fatte i laici.. se nn ci fossero stati i preti e i papi la maggior parte dell’arte e anke della letteratura (gli amanuensi hanno salvato moltissime opere classiche) che possiamo studiare ora sarebbe andata persa o inesistente…quindi bisogna valutare tutto con obbiettività e contesto storico…e pure questo discorso vale per tutte le religioni e filosofie..
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Non voglio dare lezioni a nessuno figuriamoci, credo però che tutta la tiritera riguardo il latino non sia stata un’argomentazione così valida al discorso che si stava facendo riguardo la cultura e la sua diffusione.
Nessuno ha scritto che la Chiesa è stata sempre dannosa, si è solo fatto notare che l’indottrinamento, lo studio e l’insegnamento sono stati veicolati quindi, proprio in quanto “condotti verso una direzione”, resi parziali dai monaci ed i missionari dal momento che lo scopo non era quello benefico e disinteressato di dare strumenti per capire ed essere liberi, quanto quello di aumentare il gregge, facendogli credere cose a volte false.
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Non voglio dare lezioni a nessuno figuriamoci, credo però che tutta la tiritera riguardo il latino non sia stata un’argomentazione così valida al discorso che si stava facendo riguardo la cultura e la sua diffusione.
Nessuno ha scritto che la Chiesa è stata sempre dannosa, si è solo fatto notare che l’indottrinamento, lo studio e l’insegnamento sono stati veicolati quindi, proprio in quanto “condotti verso una direzione”, resi parziali dai monaci ed i missionari dal momento che lo scopo non era quello benefico e disinteressato di dare strumenti per capire ed essere liberi, quanto quello di aumentare il gregge, facendogli credere cose a volte false.
Clarissa (scusa se ho ricopiato ma avevo dimenticato di firmarmi e non si può editare)
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Cara Clarissa, ma allora non lo fai di proposito…
Hai fatto tutto da sola.
Dunque ricapitolo tipo Gialappa, o almeno ci proviamo.
Leggi (?) il mio post dove non c’è alcun riferimento al latino e dedici di tirarlo dentro (ripetendolo):
Srotolando le loro carte in latino durante le messe…da una parte le immagini (quelle erano per la gente) e dall’altra le parole che loro leggevano, ovviamente in latino, e che a nessuno erano comprensibili.
Quindi sulla mia risposta (con un solo periodo di riferimento tra l’altro molto più generale e storico) prima ti domandi (tipo Jim Carrey in Io, me e Irene) chi sia il cretino che ha tirato in ballo sto latino:
Cosa c’entra la Chiesa con il latino? Hai fatto un pastiche che non si può leggere
(Io..? ah ah ah ah) Quindi decidi di fare la famosa tiritera sulla lingua e, appunto, sul latino:
Anzitutto una lingua si tramanda grazie a tantissimi elementi e
non tramite un’istituzione soltanto. La lingua che parlava Dante si chiamava volgare non latino e poi il latino medievale era totalmente
diverso da quello classico e la Chiesa non volle riportare in auge il
latino di Cesare o Cicerone sai perchè? Perchè temeva che la propria dottrina non venisse più compresa con il cambiamento dei fonemi.
salvo fermarti un attimo, prendere fiato, ripensarci:
Ma queste sono questioni tecniche che non credo c’entrino molto con il discorso.
Per poi ricominciare a testa bassa:
Devo dire grazie alla Chiesa perchè scrivo così? Devo dire
grazie a tutti quegli uomini e a quegli eventi che hanno continuato a parlare, a sbagliare nel parlare, a mutare, sintetizzare, scambiare sillabe, lettere e frasi. La lingua che tu parli nasci da questo, non ti credo che derivi dalle Sacre Scritture. La lingua è mutamento e si forma anzitutto tra la gente comune.
(“non ti credo?”)
Così dopo la mia nuova ripetuta precisazione alla tua omelia, ecco che chiudi:
Non voglio dare lezioni a nessuno figuriamoci
Noooooooooooo….
credo però che tutta la tiritera riguardo il latino non sia stata un’argomentazione così valida al discorso che si stava facendo
Ma và? Nemmeno io…
Forse cominci a capire.
Sullo scopo “benefico” (mai scritto) della Cultura avrei altro da dire (vedi Rousseau) ma non mi va di fare la stessa fatica. Fatto sta che riconosci (!!!) i protagonisti dell’insegnamento.
Alleluhia!
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La tiritera riguardo l’evoluzione del latino l’ho tirata fuori perchè tu hai scritto una serie di boiate riguardo il volgare, il latino e il suo essere
stato tramandato dalla Chiesa. Hai citato anche i monaci amanuensi etc.
Ho quindi detto la mia ma eri stato tu a parlare di questo argomento.
hai capito ben poco di me. Non ho voluto dar lezioni, ho detto la mia, questo significa erigersi a professorina? Non mi sembra. Sto esprimendo le mie idee come te del resto, ma se ti fa comodo puntare il dito e tergiversare fai pure.
Amen
Clarissa
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Clarissa, manco per il sogno. Rileggi post e commenti. Hai cominciato tu.
Altro che pastiche…
Le boiate per ora poi le spari da sola.
Le tue idee le puoi esprimere quando vuoi qui.
Come io punto il dito dove voglio.
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Va bene RondoneR, come dici tu.
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ci mancherebbe, anonimo
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Scusami se ho dimenticato di firmarmi!
Va bene RondoneR, come dici tu.
Clarissa
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Scusa se avevo dimenticato di firmarmi.
Va bene RondoneR, come dici tu.
Clarissa
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certo che questa è proprio tonta Rondò!
Federico
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ci mancerebbe, ci mancherebbe, clarissa, clarissa
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Scrivo con un po’ di ritardo ma tanto si tratta di cose accedute tanto tempo fa… e, per questo, forse troppo resto dimenticate proprio da chi ha contestato l’invito rivolto al Papa.
Sì perché Galileo era un fisico, e proprio dalla facoltà di fisica è partita la levata di scudi contro Benedetto XVI, in quanto rappresentante di quella Chiesa che aveva “inquisito” Galileo…
Peccato che la storia del processo a Galileo ci mostra come l’Inquisizione – che qui non voglio certo difendere – sia stata, nel caso in questione, molto rigorosa da un punto di vista scientifico. Galileo, infatti, ha subito ben due processi: il primo, nel quale fu invitato a fornire la prova dell’eliocentrismo; ed il secondo perché, non avendo fornito prove ritenute valide ed essendo, pertanto, stato invitato, nel prosieguo della sua attività scientifica a trovarne di più consistenti, Galileo aveva continuato ad insistere con la teoria dell’eliocentrismo…
I posteri (Newton) diedero ragione a Galileo, ma la contestazione del Sant’Uffizio per cui un’ipotesi per essere propagandata come tesi deve essere provata, mi pare rientri in pieno tra quelli che sono i fondamenti della ricerca scientifica (e fisica).
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@Fritz (Bella!)
furono addirittura due scienziati i primi a denunciare Galileo (che appunto invece veniva elogiato fieramente dai prelati), ma, ad onor del vero, i processi posteriori sapevano un po’ di ‘pregiudizio politico’… mi ricordano un altro processo famoso… fatto da un romano un po’ cagasotto… 😉
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Condivido il giudizio su Benedetto XVI, anche se da ingegnere penso che la teologia sia una disciplina del tutto uguale all’astrologia.
Avendo fatto tutte le mi scuole dai preti, se li fanno fuori tutti più di tanto non mi preoccupo. Anzi, dopo l’11 settembre 2001, speravo che Bush, invece dell’Iraq, desse una bella “sfoltita” al clero wahabita, così che si innescasse una circolo virtuoso che portasse allo sterminio di tutto il clero di ambo le parti. Nella gestione delle questioni religiose religione ammiro i cinesi.
Cmq, di Woytila tutti, dico tutti, abbiamo ammirato la simpatia, la forza, il coraggio nell’opporisi al regime comunista. Però Personalmente ho sempre rifiutato la sua visione religiosa in quanto era un altro incapace di venire a patti con la modernità.
Forse Benedetto XVI era quello che pensava le cose “sbagliate” che diceva Woytila. Incapace di concepire la modernità, sta ributtando il cattolicesimo indietro di almeno 50 anni, e forse peggio.
Francamente non me ne fregherebbe niente, se non fosse per il fall out sul mondo politico italiano, ovvero il cescere della difficoltà di avere uno stato moderno, perchè questo tende a sputtanare una Chiesa legata al passato.
Io penso che la libertà religiosa sia importante, ma di veramente fondamentale c’e’ solo la libertà dalla religione, ovvero il sacrosanto diritto di non essere importunato da questioni che sono autoinnescate.
Risordo a chi troppo spesso lo scorda che tutti i popoli (primitivi) hanno la propria religione e tutti dicono che è quella vera… La probabilità che la nostra sia quella veramente vera è bassa.
Godiamoci invece il Vangelo, che a prescindere dalla religione rimane un grande insegnamento, e cerchiamo di non fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Già questo sarebbe un grande passo avanti.
Un caro saluto al carissimo Rondone.
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