Tempi di Guerra anche per noi


La prima fu, come spesso le capitò nella Storia, la Serenissima, Venezia, ormai sotto assedio totale, adesso vieta perfino i sorrisi ai matrimoni, quindi gli americani trovarono subito un sistema più deflagrante per combattere. Ora anche Milano ha dichiarato guerra ufficialmente.

Quando prendiamo le armi noi? Non contro i piccioni, ovvio, ma contro loro:

invasori alatiI Gabbianacci ‘nfami.


I nostri nemici sono assai più robusti, grossi e feroci, perciò carnivori. Si nutrono al self service discarica (anche se non mancano folli gabbianare fra i tetti della capitale). E si cibano anche dei piccoli delle altre specie (delle mie sorelline principalmente) ormai semi-estinte a Roma. Oltre a devastare, concimare e portare malattie, hanno anche l’arma invincibile del baccano demoniaco costante, che di notte, come i vampiri, diventa massacrante.

Più che vietare il riso, dobbiamo vietare le loro risate…

La Guerra è guerra.

gabbianacci

16 Comments

  1. Le risate demoniache più che notturne sono al primo timido raggio di sole all’alba. Inutile puntare la sveglia alle 8, alle 5 si è sempre svegliati dalle urla inquietanti di questi grossi grassi volatili untori.

    Che guerra sia!

    "Mi piace"

    Rispondi

  2. Io non lo farei mai, perchè odio sparare agli animali, però a chi vuole fare un po’ di tiro al bersaglio e contribuire allo sfoltimento della popolazione gabbianacea consiglio una carabina (o anche una pistola) a CO2 e “bicchierini” di piombo. Libera detenzione e porto, vendute presso quasi tutte le armerie, con prezzi che oscillano dai 150 ai 400 euro (per qualcosa di veramente fatto bene). Vanno trattate con tutte le precauzioni necessarie perchè fanno male davvero. Però se guerra dev’essere, che guerra sia…

    "Mi piace"

    Rispondi

  3. Il fiume… i gabbiani… no no i gabbiani ci sono sempre stati. Rondo, non ci si può opporre a Madre Natura. I gabbiani sono carnivori da sempre, ora che il pesce scarseggia, vanno più sugli implumi, ma io ho visto gabbiani assalire e papparsi picciononi belli grossi. Ed anche i piccioni cachicchiano…

    "Mi piace"

    Rispondi

  4. @Fab
    distratto dalla romanità, li avevo fatti divenire imperiali

    In effetti sono appunto gabbiani reali che poco hanno a che fare con i piccoli gabbiani del Tevere che hanno sempre vissuto a Roma.

    Il gabbiano reale nell’alto Adriatico nidifica principalmente su dossi e barene coperti in genere da alta vegetazione a Graminacee, in lagune e paludi, in campi coltivati e su relitti arenati e pali mentre nel resto d’Italia nidifica principalmente sulle pareti rocciose anche di isole e isolotti della fascia costiera; nidificazioni regolari avvengono su alcune isole ghiaiose del Po e dei suoi affluenti e nelle falesie presso il lago di Como; recentemente si sono intensificate le nidificazioni in aree urbane (Roma e Trieste).

    Peccato che Roma non è sul mare come Trieste.

    Lo riconoscono anche gli esperti:

    “Roma è invasa dai gabbiani reali che nidificano nei palazzi intorno al Campidoglio” commenta il naturalista Giacomo dell’Omo, fondatore di Ornis Italica

    "Mi piace"

    Rispondi

  5. Ciao!
    La cosa strana è che solitamente, i gabbiani al mare non emettono suoni (notato all’isola d’Elba) mentre qui a Roma so benissimo anche io il baccano che producono, tant’è che le mie finestre rimanevano chiuse di notte e acceso il condizionatore!
    Ho scritto rimanevano perchè da poco mi sono trasferito poco fuori il GRA…niente gabbiani!
    Kristian

    "Mi piace"

    Rispondi

  6. Vabbé la sopravvivenza, ma qui si esagera, SANGUINARI!!
    Allora io che dovrei fare che sopra casa ho una guerra continua tra cornacchie, gabbiani reali, piccioni e gheppi? Senza contare che di notte non si chiude occhio per i canti degli uccelli notturni (ancora non ho capito che cavolo sono, ma fischiano che é una bellezza!!)???
    Invece li trovo affascinanti, tutte le specie in questione, ed é bello vedere come a turno si inseguono per difendere il nido o comunque la loro zona di “caccia”.
    Il problema é ristabilire un equilibrio.
    Perché effettivamente ci sono troppi uccelli: forse bisognerebbe evitare di lasciare rifiuti in giro che attirano gli affamati volatili e pensare anche a reintrodurre i loro nemici (rapaci) naturali, come mi sembra succeda a New York.
    Insomma, soluzioni se ne possono trovare ma niente pallini per carità!!

    "Mi piace"

    Rispondi

  7. @ Kristian

    hai perfettamente ragione! E sai qual’è la causa? La luce artificiale. Che loro preferiscono (ecco il motivo della presa di mira per Piazza Venezia) ma li rende nervosissimi.

    "Mi piace"

    Rispondi

  8. Frittata?
    No grazie, preferisco delle belle crépes o magari una bella crema pasticcera… ma non so come sia l’uovo di gabbiano….
    Bhof, al limite ci metto una spruzata di cannella.

    "Mi piace"

    Rispondi

  9. Rondo, la Natura non è passiva di fronte alle trasformazioni umane. Si adatta e non c’è territorialità che tenga. Questa è una legge di Natura.
    Come le nostre variazioni disturbano l’equilibrio della Natura, così le conseguenti mosse della Natura per riequilibrarsi disturbano il nostro ordine ricostituito.
    Quindi i gabbiani nessuno ce li ha portati, conoscevano già la strada, perché è evidente che sempre c’è stato un passaggio. E si sono fermati.

    "Mi piace"

    Rispondi

  10. E sì, con la stessa logica, la Natura fa e disfa. Ed un domani i gabbiani potrebbero sparire per far posto ai pinguini imperatori, che a Roma ci starebbero a pennello(ni), senza usurpazione di titolo.

    "Mi piace"

    Rispondi

  11. figurati, sarebbero miei ospiti, e potrebbero sostituire i pinguini vaticani perfettamente.

    ci guadagneremmo tutti.

    ps. da buon leopardiano, io aspetto sempre che la Natura disfi, e se comincia dai gabbiani sarò un Rondone grato e più libero…

    "Mi piace"

    Rispondi

Lascia un commento