Una volta aperto il baule dell’immenso scartafaccio del mio archivio fotografico, saltano fuori gustose tragedie come questa. Piazza Santi Apostoli, una delle più antiche e nobili piazze di Roma, da sempre è martire della politica e delle manifestazioni. Zona franca, zona sagra, zona rimozione, zona blu (non più per il sangue…), recentemente è diventata anche zona cavia per la famigerata Metropolitana, Linea C. La linea fantasma.
Qui di seguito ripercorro con l’ausilio delle mie foto ‘datate’, la via Crucis dei vari sventramenti fatti in questi ultimi 2 anni. A dir la verità si era cominciato a sventrare in Via Cesare Battisti. Davanti al Castellino fino all’angolo con la piazza. L’immagine è del luglio 2006, ne segue che i lavori erano cominciati ben prima. Indagini sul territorio. Si dice così?
Scava e riscava, però, si fermò tutto. Ricoprirono la falla e la spostarono in piazza. Ovviamente anche in questo caso prima fecero un po’ di indagini, scavicchiando, ricoprendo. Per Circa 6 mesi. Nella fine dell’autunno del 2007 finalmente, si decisero. Via con lo sventramento. Ottima idea con la stagione delle piogge in arrivo…


Ora, la cosa inquietante, fu che (e io ci passo spesso) dopo aver fatto il buco, per un po’ non si vide più nessuno nel cantiere. Qualche volta apparivano alcuni operai, con la spazzolina, che davano una spolveratina ai tubi emersi…Nulla più.
Non ho messo un doppione. No, no. Pensate che la prima foto è di gennaio, questa di un paio di settimane fa. Notate differenze, oltre ai cessi chimici e ai ciuffi d’erba?
(Nel frattempo il vero cesso diventava il marciapiede interno..
..ma dei marciapiedi parleremo a lungo più avanti..).
Intanto. Voi vi chiederete: Ma chissà cosa avranno trovato là sotto?! Una statua di Emilio Fede risalente ai tempi dei 7 Re di Roma..? Il pallone calciato dal dischetto da Brunetto Conti in quella malefica finale..? Boooooooooooh…
Visto quacchecosa? ..Niende.. Fatto sta che ora il buco disertato è stato finalmente richiuso. Pare per sempre. Preghiamo insieme e diciamo "Ascoltaci signor Testa…". Anzi, no, è sceso dal Tempio della Metro. Chi sarà il nuovo fortunato?
Certo è un gran bell’esempio di come si eseguono i lavori a Roma… E fa ben sperare..
Tragicomico poi è che mentre fanno e disfano le pavimentazioni, lasciando crateri e devastando la segnaletica orizzontale (che già fa schifo), mica si accorgono delle condizioni in cui versano i marciapiedi della piazza. La capitale delle buche (che tanto spaventa i cari centauri e le loro assicurazioni) è anche e soprattutto sulla parte riservata (?) ai pedoni.




Ovviamente la distruzione definitiva di questi splendidi vetusti lastroni è stata data dall’avvento selvaggio del parcheggio per moto, motorini e motoroni; i quali, oltre ad impedire il passaggio pedonale, hanno spappolato i marciapiedoni su cui si ergono opere d’arte come Palazzo Odescalchi..
Anche qui possiamo fare una piccola cronistoria esemplare: La Cura di una Buca.



Estate 2008
Segnalazione da un altro blog: hanno transennato una intera strada senza dare alcuna giustificazione.
http://romadellevittoriechenonva.blogspot.com/2008/06/via-baiamonti-potremmo-sapere-qualcosa.html
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Sdegno più che condivisibile.
Solo una precisazione: Testa è ancora presidente. Dimissionario, ma tuttora presidente.
Alemagno ancora non sa a chi passare la poltrona-patata bollente della metro C, specie in vista della imminente chiusura della linea pantano.
Vediamo chi sarà il prossimo coraggioso..
LadyS.
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Eh, io che sulla C confido assai, rischio di restar con le pive nel sacco per qualche anno, uff.
Peraltro, ti consiglio un giro a via Donati. In sei mesi hanno rotto, disfatto, sfatto, rimontanto e rirotto almeno una volta a settimana. E onestamente non si capisce il perché.
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Fantastico reportage, e purtroppo tutto vero. A Roma le imprese lavorano DA CANI.
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