Perché non far pagare anche i motorini?


Prima della gustosa scenetta fotografata nel post precedente, avevo anche notato questa poetica oasi, appena dopo aver attraversato l’antico Pons Fabricius, sotto l’icona della Madonna della Lampada


Madonna dei motoriniEcco. Prima che la povera Madonnina (che la tradizione vuole prodigiosa perché in seguito ad una piena l’immagine fu sommersa dalle acque, ma una lampada posta lì di fronte si mantenne accesa..) sia sovrastata dai motorini e motoroni, e diventi così:

madonnadeimotorini
Io rilancerei l’idea che bisogna far qualcosa per l’invasione delle due ruote. Si fa un gran parlare di parcheggi per auto e di strisce blu (le cui modifiche sono condivisibili), ma non vedo soluzioni su questa pericolosa e totalmente anarchica alternativa. Facciamo parcheggi decenti anche per le due ruote (che prevedano gli spazi per i pedoni) e regoliamo un tariffario che consideri lo spazio occupato. Mi sembra una proposta più utile rispetto al divieto di fumo per chi guida…(ps. a proposito, sarà vietato anche in motorino?).

Ecco altri esempi quotidiani, freschi freschi (che dai tempi della nascita di questo blog sembrano rimanere eternamente irrisolti).

motorinIndovinello pedonale. Dove passo?

dubbiosoluzioneForse l’unica lieta novella, il raggio di sole, sono le postazioni Bike Sharing, quando non vengono tappate anch’esse, diventano illuminanti passaggi di luce

passaggiodelsole

10 Comments

  1. allora commento io…

    concordo con rondoner. e aggiungo: i motorini sono ormai diventati una delle maggiori manifestazioni di degrado di questa città. parcheggiano ovunque, non rispettano la segnaletica stradale, ingombrano, sanno di essere super-difesi, inquinano, puzzano, e fanno un baccano infernale.
    mi chiedo perché i vigili non fermino i motorinari che smanettano su apparecchi smarmittati e rumorosissimi, oltre che semoventi in mezzo a nuvole di smog…

    e lo dice un’ex motorinara…

    nicoletta

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  2. e commento pure io. Il fatto che non ci siano sufficienti parcheggi, sia per i motorini che per le auto, e che il comune guadagni sulla mancanza di questi, sia con tariffe a tempo, sia con multe, è aberrante. Il comune si ritrova nel circolo vizioso per cui più diminuisce il numero di parcheggi, più aumenta l’introito delle multe per divieto di sosta. Meno parcheggi gratuiti fa, più aumentano le sue entrate. Roba da incubo. Se per ogni divieto di sosta il comune paga una multa doppia rispetto a quella del cittadino, ne possiamo parlare.
    Altrimenti nix.
    Certo, che in confronto all’orrida proposta di vietare il fumo in auto, queste sono bazzecole. Ma giuro che se passa sta proposta, prima di tutto regalo la mia auto e la mia patente ai parlamentari che l’han proposta. E in secondo luogo propongo uno sciopero nazionale di UN MESE in cui tutti i fumatori smettono di comprare sigarette. Quando il PIL va sotto zero, il governo va in rosso e i tabaccai falliscono, magari qualcuno si sveglia.

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  3. @gemella
    chi tace acconsente..:)

    @nicoletta
    c’è da dire che a livello di documentazione e tasse (e casco) i motorini subiscono tanto, ma è sul piano come tu sottolinei della mobilità che tendono a credersi liberi di fare tutto quello che in macchina non possono fare. E questo è assurdo.

    @liberty
    concordo su tutto, ma non sul conseguente Far West. Insomma, se l’amministratore è incapace, nel condominio ci spariamo addosso?

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  4. No Rondone. Affatto. Io voglio regole che rispettino una certa reciprocità. Un atteggiamento sbagliato non deve generare guadagni per il legiferatore / sanzionatore. Casomai deve generare perdite sia per colui che sbaglia, sia per il legiferatore / sanzionatore.
    Altrimenti succede come succede in Italia. Siccome le multe rimpinguano le casse del comune, ne tiriamo fuori 3 milioni all’anno.
    Aumentiamo le regole, inseriamo cavilli, limitiamo la libertà.
    Invece, ad esempio per i parcheggi, si dovrebbe riconoscere che se io ho difficoltà a parcheggiare, è anche colpa del municipio o del comune che gestisce male la viabilità e non mi mette in condizione. Oppure bisogna ipotizzare che io parcheggi sul marciapiede per il gusto di farlo, quando invece era pieno di posti liberi.
    Dunque, concorso di colpa.
    Ho notato soltanto io che in Italia le sanzioni pecuniarie ci sono dappertutto e sono le uniche cose che funzionano? Non si tiene la gente in carcere perché “pesa” sulla comunità. Ma ti multano per qualunque idiozia.
    Ecco in finale io credo che le sanzioni pecuniarie andrebbero totalmente abolite, e solo in alcuni casi sostituite da indennizzi alle vittime reali di un certo comportamento. Ma mai e poi mai il comune ci deve guadagnare. Altrimenti il ruolo del controllore (vigile, poliziotto) passa da ingranaggio per far scorrere il traffico, a ulteriore mezzo di esproprio di denaro. Tutte quelle situazioni in cui non c’è un danneggiato che sporge denuncia (o chiama la municipale etc) sarebbero affidate al buon senso e non sanzionate a rotta di collo. Perché il comune non ha interesse a rimetterci del denaro. Verrebbero punite solo quelle che hanno effettivamente arrecato un danno a qualcuno, e il fatto che il comune anche ci rimetta del denaro, spingerebbe lo stesso a risolvere il problema che ha generato la sanzione, piuttosto che godere di un maggiore incasso.
    Scusa la logorrea.

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  5. Sarebbe deleterio far pagare anche loro per 2 semplici motivi:

    1) la maggior diffusione di scooter permette una viabilità migliore, perchè si riducono le auto in circolazione e posteggiate

    2) praticamente non c’è modo di lasciare il tagliando sullo scooter senza manomissioni

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  6. @liberty
    figurati, logorrea è il mio secondo nome.
    dunque, ribadisco che concordo, “pienamente a metà”.
    Le difficoltà infatti nascono dall’evidenza. Non possiamo tutti trovare parcheggio. E’ assurdo.
    A Roma. Oggi.
    Allora cerchiamo di aiutarci.
    Non pretendiamo l’impossibile. Hai ragione però sulle multe. Allora facciamo così: sgravi fiscali a chi non prende la macchina o il motorino. Che te ne pare?

    @bisco
    va bene la viabilità, ma non puoi invadermi la terra dei passanti. prendi i mezzi allora.
    sulla impossibilità del ticket rispondo con semplici mosse. Pensare ad una adesivo da esibire tipo svizzera.

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  7. Sai, secondo me molto dipende dal tipo di politica presente, di strategia che si vuole adottare e di cultura che è alla base delle mosse delle varie amministrazioni.

    Sappiamo tutti che in Italia c’è la strategia del “non fare”, che non è quella cui fa pateticamente riferimento Warter nel frignare contro la bocciatura del parcheggio al Pincio (proprio lui, che è figlio di quel PCI che rispondeva fermamente NO a qualsiasi proposta), ma il lassismo dei politicanti che hanno trasformato le nostre città in giungle – più per menefreghismo che per vera strategia, a dire il vero – ma ora si fregano le mani all’idea di poter manipolare e piegare a loro vantaggio le “emergenze” che proprio la loro non-politica ha svezzato e cresciuto forte.

    Ora in questa invivibile Roma – dove il trasporto pubblico non esiste e già ci sono quasi 8 auto su 10 abitanti, neonati compresi – ci sono migliaia di motorini. Che fare?

    1)Strategia ecologico-trasportistica: il motorino è mezzo di trasporto meno invasivo (più piccolo, più agile) e meno inquinante (anche se di casino ne fanno di più) delle auto, quindi il loro uso va incentivato. Tassarne la sosta ne ostacolerebbe l’uso… almeno in una città dove esista l’alternativa del trasporto pubblico, ma non è il caso di Roma…

    2)Strategia economico-finanziaria: ogni mezzo legale è lecito per fare soldi, quindi si tassino anche i parcheggi dei motorini. Non c’è nulla di male in questo, almeno se i soldi vanno poi utilizzati per la cittadinanza tutta (rifare strade, migliorare il trasporto pubblico), e non per pagare gli stipendi degli “imbucati” (detti anche “raccomandati”, per mantenere la metafora postale) dipendenti comunali.

    Però questi sono discorsi da fare in un Paese civile. Noi qui purtroppo siamo sempre nella giungla di prima, col machete in mano a farci largo nella quotidiana inciviltà, e dove uno dei pochi “valori” che regolano l’interazione con la classe politico-amministrativa è il “do ut des”, incivile pratica foraggiata proprio dalla ristrettezza di diritti reali di cui noi possiamo godere… Già uno in questa città del quarto mondo si può muovere solo col mezzo privato… tassiamo pure il parcheggio per i motorini? E chi ti rivota alle prossime elezioni? Attenti, che ci si ripresenta Cicciobello proprio in groppa ad un motorino, come soleva (anche nel senso di “dare una sôla”) fare anni fa! 😉

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  8. @RC
    tutto vero, ma resta il fatto e lo ripeto che così non si può andare avanti. Dobbiamo regolare in qualche modo la cosa.

    Intanto dici bene sull’agilità dei motorini (io vecchio amico dei Sì, poi dei vecchi SH e dello Sky). Ma questi recenti bidet con le ruote non possono pretendere la stessa libertà. Diamine! Sono ingombranti, troppo veloci, pericolosi. La Nomentana (che conosco bene) diventa una vera roulette russa come ti affacci fra le due corsie.

    E poi io ripeto. I parcheggi. Non ci sono. Facciamoli. E facciamoli pagare. Tutto qui.

    Alcuni free, alcuni no. Come a Londra. Prova a parcheggiare il motorino (da quando sono arrivati gli italioti in massa ce ne sono tanti) in una strada qualunque senza rispettare le strisce indicate per le due ruote. Te lo portano via secco. E ti sparano fior di sterline come punizione.

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  9. Anche io sono pienamente d’accordo sul fatto che in Italia, almeno e soprattutto a Roma, il lassismo dei vigili sia esasperante.

    Provate a chiedere ad un vigile “come mai ci sono tutte quelle macchine parcheggiate in seconda fila?”
    e lui risponderebbe sicuramente “io posso pure multarli, ma tanto ci si rimettono!!”
    Come se non fossero soldi facili e utili

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