Quando poi passo, anzi quando mi fermo a Piazza San Bernardo (nell’odioso e inutile girotondo idiota ad imbuto della morte del traffico), ogni volta faccio l’errore di alzare gli occhi al cielo e invece di scoprire nuvole consolatorie sopra il fontanone del Mosè, mi becco il gigantesco manifesto minaccioso dei soliti grandi fratelli dell’italico mercatino pallonaro. Si tratta di Mediaset Premium, che in una tragicomica strategia oscena di markettaing, sentenzia fra giochi grafici di retorica gladiatorica:

Bè, considerando l’aria che tira da un po’ di tempo in città, direi che sa proprio di presa per il culo, oltre a menare sfiga, magari dando appena un’occhiata alle ultime figure di merda capitali..

A parte la barzelletta mediatica di promuovere due squadrette che se la giocheranno, se gli va bene, nel calcio dei pezzenti fra debiti spalmabili e stadi fantasma, a me sembra che l’intero movimento italiota del calcio ormai sia ben poco sponsorizzabile.
Per quanto ci riguarda, poi, è passato quasi un anno da quel tetro momento di coma profondo, eppure, dopo una stagione con qualche carpe diem da ricordare, siamo di nuovo sotto terra. E non sarà un (tragicamente credibile) nuovo giro di valzer sulla panca a salvare il relitto affondato. Né lo saranno le polemiche tattiche e arbitrali da bar o da dirigenza societaria (che a pensarci bene, qui da un po’ di tempo, ormai è lo stesso), né San Pupone Totti e i suoi leciti capricci.
Figuriamoci, quindi, cari ricattatori catodici, se dovremo esserlo propiro noi, i tifosi terminali. Quelli che ancora ci caschiamo a fasse er decodere per vedere sto schifo? Ma davvero ci avete preso per tossico dipendenti all’ultimo stadio (nemmeno a Boccea, ma manco de cartone!)? Datemi retta, cambiate il cartellone, fate figura migliore, anzi la facciamo tutti.

*[In effetti è anche una mossa da "ultima spiaggia per parole famose", per chi conosce gli esoterici meandri della scaramanzia…]
[Aggiornamento domenicale: ecco una bella rivincita…allora il post è servito… Daje!]
Ciao Rondone
ritorno dopo molto nel tuo bel blog.
scopro l’ultimo tuo post e condivido il tuo pensiero. il calcio italiano ha bisogno di grandi cambiamenti. scopro la tua lettere al nuovo capo della US Embassy in Italy e concordo in pieno.
un salutone
Xunder
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Grande Xunder!
sono sempre felice dei tuoi passaggi, anche io purtroppo passo meno sia qui si a da te, ma provvederò…:)
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Il Gianicolo da oggi ha una transenna in meno. Segnalata alla polizia municipale, è stata prontamente rimossa la transenna che si trovava accanto all’ambasciata finlandese.
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ciao
questo manifesto è allucinante
ma sarcasticamente realistico
il calcio è depresso
a presto
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Meno male che hai aggiornato il post a domenica e non a ieri (che al di la del risultato che ci ha salvato in extrmis mi sembrava di vedere la partita degli scapoli contro ammogliati di Fantozzi).
Di idioti girotondi, poi, non so perchè, ma Roma è piena (ho sempre avuto il desiderio di conoscere chi è che decide i sensi unici della nostra città!!)
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I Romani, anzi no, i Romanisti possono vivere senza calcio? Nel 1800 il calcio non esisteva e neanche er puppone che si guadagna i milioni di euro ed è osannato dagli sfegatati come un dio,e a stento sa mettere insieme due parole, il calcio non risolve i mproblemi economici di questo paese anzi… Io incomincerei ad abbassare gli stipendi ai calciatori visto chje ormai non valgono quello che si pagano!
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