Oggi è davvero raro incontrarli ancora. E quando capita non sono più bravi come una volta. Nemmeno per sogno. Quando ero bambino ne incontravo ogni giorno, tornando da scuola, e devo dire che quasi mi inquietavano. Quelle figure così forti, grandi, costruite con gessetti, polpastrelli e polvere della strada, avevano un effetto che andava oltre i loro accesi chiaroscuro. Mi chiedevo già allora perché dei copisti così bravi fossero carponi sul marciapiede quando avrebbero dovuto insegnare a disegnare a certe merde di pittori moderni che finiscono in pretenziose gallerie.
Oggi mi chiedo perché non ci siano più. Capisco che fossero d’intralcio (la gente quasi finiva sotto l’autobus per evitare di calpestare quelle opere d’arte). Capisco che i nostri ultimi marciapiedoni quando non sono ostaggio di parcheggi sono invasi dai pedoni con la stessa aggressività di quelli che vediamo saltellare sgomitando nelle tipiche inquadrature schiacciate dei film newyorkesi. Capisco pure che le poche gallerie sono altari di lusso per shopping. Capisco perfino che se vuoi un mediocre ritrattino puoi sempre andare a farti fregare a Piazza Navona. Però mi chiedo anche come mai invece non si siano estinti i finti invalidi, sdraiati per terra, i cartonati, per non parlare dei vu cumprà con le loro tovaglie imbandite che invece sono aumentati o quelli con gli spray che emettono nuvole di veleno per produrre le loro boiate colorate…E ho voluto tacere sui i writers..
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