Decisamente io con il Corrierone non vado molto d'accordo. E badate, lo leggo spesso, lo frequento quando posso, l'ho sempre ritenuto autorevole, anche se un po' imbalsamato, sicuramente il più importante. Il primo giornale d'Italia (non certo di Roma, Il Messaggero se lo magna, e anche Il Tempo è più attento, per non parlare di Repubblica, faziosa ma sempre sul territorio). Ultimamente comunque anche il Corsera sembra più capace di dialogare con il mondo reale, io stesso l'ho citato…
Forse proprio per questo aspetto istituzionale però mi sento più tradito, quando scopro certe squallide manovre, da ultimo dei blogger, a caccia di entrate, da tristissimi troll. (A proposito non so se vi ricordate la squallida vicenda della Cronaca alla Romana, col terrore di offrire un buon servizio ai cittadini online, della Rete dei Blog Romani).
Ad ogni modo, verso la fine dell'anno scorso, me ne hanno combinata un'altra, piuttosto sporca. Non volevo tornare sulla vicenda, ma viste certe nuove rivelazioni, non posso esimermi, se non altro perché pubblico molto materiale personale anche altrove, e non mi va di incappare in altre fastidiose querelles.
Allora. Proviamo a ricostruire. Ad un certo punto il Corriere della Sera se ne esce con un simpatico concorso, per fotografi amatori, sui Tetti di Roma. Capirai, pane per i miei denti, che dico, tegole per i miei artigli, tag del mio blog. Fatto sta che sfogliando le foto dei partecipanti, scopro che ce ne sono alcune mie, spacciate da altri autori (perfino diversi).
Il vero scandalo è che le foto erano state prese da un link che lo stesso Corriere inseriva, e che rimandava ad una mia galleria su 06 Blog, ben segnalata da Blogo, ma non dal Corrierone (solo dopo lo fecero, sbagliando, tra l'altro, la dicitura).
A parte la discutibile professionalità di un concorso che non si accorge che gli arrivano foto partecipanti, promosse come esempi da la stessa direzione del concorso, la cosa più grottesca fu la fatica per dimostrare come le foto fossero in effetti le mie. Dopo vari duelli di corrispondenza, ebbi la meglio. E quelle foto (non so di altre) furono eliminate.
Ovviamente, intanto, avevo provato a partecipare. Anche per dimostrare che potevo fare meglio dei miei stessi plagiatori. E, naturalmente, non vinsi. Per carità, c'erano foto davvero belle. Ma nemmeno mi piazzai bene.
Però, sfogliando quotidianamente l'album virtuale delle foto in gara, mi accorsi di una cosa strana. La classifica fatta dai lettori, necessaria da regolamento per approdare in finale (10 foto più votate) ed attendere il verdetto della giuria, era a dir poco anomala, la maggior parte delle foto inserite di volta in volta, non raggiungeva quote di voto superiori alla ventina, mentre quelle nella top ten toccavano vette impensabili oltre i 500 voti.
Agli inizi pensai che dipendesse dall'inserimento temporale, saranno stati i primi… Poi mi resi conto che qualcosa non funzionava quando in pochi giorni nuove foto raggiunsero le stesse cime La cosa più incredibile è che alla scadenza del concorso, nella top ten risultavano e risultano (li potete notare ancora adesso, prima che li tolgano) ben 4 partecipanti con due foto ciascuno (che caso!) ed altri due fortunati.
Onestamente poi, le foto votate non erano così strepitose come ci si poteva aspettare, ce ne sono di gran lunga più valide. Controllate voi stessi, e notate i voti…
tuttavia, mi dissi, avranno trovato un barbatrucco per aggirare la regola tecnica del voto unico per foto. Sapete come funziona in Rete. Nessun divieto resiste. Non c'è software che tenga.
Eppure le sorprese non erano finite. Quando arrivò la comunicazione per l'esito finale, fu davvero divertente notare che aveva vinto una foto mai incontrata negli album, e che ovviamente non poteva aver cumulato i voti necessari ad entrare in finale, e infatti non c'è!!! Come può vincere? E' un miracolo..?
Insomma, non che io rosichi così tanto per non aver potuto gareggiare onestamente, non ho mai creduto in questi concorsi che servono solo per ingrassare gli archivi dei giornali ed incrementare i click d'ingresso. Ok. Ma un minimo di credibilità andrebbe tutelato. Soprattutto se sei il Corriere della Sera… No?
Anche perché, se andiamo a vedere lo stesso identico concorso svolto in quel di Milano, tutto appare molto più corretto… Mi sbaglio? Persino a Napoli ci sembra più serio?
Quindi solo a Roma ce date la sòla? Grazie, ancora una volta i miei complimenti!