Ode to the West Wind

oplà...…Ops…
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Perché non far pagare anche i motorini?


Prima della gustosa scenetta fotografata nel post precedente, avevo anche notato questa poetica oasi, appena dopo aver attraversato l’antico Pons Fabricius, sotto l’icona della Madonna della Lampada


Madonna dei motoriniEcco. Prima che la povera Madonnina (che la tradizione vuole prodigiosa perché in seguito ad una piena l’immagine fu sommersa dalle acque, ma una lampada posta lì di fronte si mantenne accesa..) sia sovrastata dai motorini e motoroni, e diventi così:

madonnadeimotorini
Io rilancerei l’idea che bisogna far qualcosa per l’invasione delle due ruote. Si fa un gran parlare di parcheggi per auto e di strisce blu (le cui modifiche sono condivisibili), ma non vedo soluzioni su questa pericolosa e totalmente anarchica alternativa. Facciamo parcheggi decenti anche per le due ruote (che prevedano gli spazi per i pedoni) e regoliamo un tariffario che consideri lo spazio occupato. Mi sembra una proposta più utile rispetto al divieto di fumo per chi guida…(ps. a proposito, sarà vietato anche in motorino?).

Ecco altri esempi quotidiani, freschi freschi (che dai tempi della nascita di questo blog sembrano rimanere eternamente irrisolti).

motorinIndovinello pedonale. Dove passo?

dubbiosoluzioneForse l’unica lieta novella, il raggio di sole, sono le postazioni Bike Sharing, quando non vengono tappate anch’esse, diventano illuminanti passaggi di luce

passaggiodelsole

Stanchi Apostoli


Una volta aperto il baule dell’immenso scartafaccio del mio archivio fotografico, saltano fuori gustose tragedie come questa. Piazza Santi Apostoli, una delle più antiche e nobili piazze di Roma, da sempre è martire della politica e delle manifestazioni. Zona franca, zona sagra, zona rimozione, zona blu (non più per il sangue…), recentemente è diventata anche zona cavia per la famigerata Metropolitana, Linea C. La linea fantasma.

Qui di seguito ripercorro con l’ausilio delle mie foto ‘datate’, la via Crucis dei vari sventramenti fatti in questi ultimi 2 anni. A dir la verità si era cominciato a sventrare in Via Cesare Battisti. Davanti al Castellino fino all’angolo con la piazza. L’immagine è del luglio 2006, ne segue che i lavori erano cominciati ben prima. Indagini sul territorio. Si dice così?

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Scava e riscava, però, si fermò tutto. Ricoprirono la falla e la spostarono in piazza. Ovviamente anche in questo caso prima fecero un po’ di indagini, scavicchiando, ricoprendo. Per Circa 6 mesi. Nella fine dell’autunno del 2007 finalmente, si decisero. Via con lo sventramento. Ottima idea con la stagione delle piogge in arrivo…

stanchi apostoli 9  stanchi apostoli 6


Ora, la cosa inquietante, fu che (e io ci passo spesso) dopo aver fatto il buco, per un po’ non si vide più nessuno nel cantiere. Qualche volta apparivano alcuni operai, con la spazzolina, che davano una spolveratina ai tubi emersi…Nulla più.

stanchi apostoli 8stanchi apostoli 7Non ho messo un doppione. No, no. Pensate che la prima foto è di gennaio, questa di  un paio di settimane fa. Notate differenze, oltre ai cessi chimici e ai ciuffi d’erba?

(Nel frattempo il vero cesso diventava il marciapiede interno..

stanchi apostoli 11..ma dei marciapiedi parleremo a lungo più avanti..).

Intanto. Voi vi chiederete: Ma chissà cosa avranno trovato là sotto?! Una statua di Emilio Fede risalente ai tempi dei 7 Re di Roma..? Il pallone calciato dal dischetto da Brunetto Conti in quella malefica finale..? Boooooooooooh…

stanchi apostoli 4
Visto quacchecosa? ..Niende.. Fatto sta che ora il buco disertato è stato finalmente richiuso. Pare per sempre. Preghiamo insieme e diciamo "Ascoltaci signor Testa…". Anzi, no, è sceso dal Tempio della Metro. Chi sarà il nuovo fortunato?

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Certo è un gran bell’esempio di come si eseguono i lavori a Roma… E fa ben sperare..

Tragicomico poi è che mentre fanno e disfano le pavimentazioni, lasciando crateri e devastando la segnaletica orizzontale (che già fa schifo), mica si accorgono delle condizioni in cui versano i marciapiedi della piazza. La capitale delle buche (che tanto spaventa i cari centauri e le loro assicurazioni) è anche e soprattutto sulla parte riservata (?) ai pedoni.

stanchi ap. marciapiedi 9stanchi ap. marciapiedi 10stanchi ap. marciapiedi 8stanchi ap. marciapiedi 7


Ovviamente la distruzione definitiva di questi splendidi vetusti lastroni è stata data dall’avvento selvaggio del parcheggio per moto, motorini e motoroni; i quali, oltre ad impedire il passaggio pedonale, hanno spappolato i marciapiedoni su cui si ergono opere d’arte come Palazzo Odescalchi..

stanchi ap. marciapiedi 4
Anche qui possiamo fare una piccola cronistoria esemplare: La Cura di una Buca.

stanchi ap. marciapiedi 3Prima fase. Mesi di caviglie distorte… (Inverno 2007)


stanchi ap. marciapiedi 2Seconda fase. Pecetta d’asfalto (Primavera 2008)

stanchi ap. marciapiedi 6Terza fase. Gran Finale con transenna (e parcheggiatore geniale..)
Estate 2008

Poi mi chiedete perché sono stanchi gli Apostoli? Guardateli. Li hanno perfino legati sulla facciata della Basilica..Per impedirgli di buttarsi giù…

stanchi apostoli 2stanchi apostoli

Intervallo


siepe sul varco pedonale

Piazza della Minerva. Passaggio pedonale. Dentro o fuori.

chiuso dentro

Habemus Birotas!


Ce l’abbiamo fatta!!! L‘ultima invocazione è sembrata un esorcismo..

Non vi dico stamattina il senso quasi di commozione per averle trovate lì, in fila, belle ed eleganti, fra gli orripilanti centauri, scodella in testa, che dai loro bidet con le ruote si lamentavano pure!

roma
Mi auguro davvero che i romani (e i turisti, controlliamoli..) sappiano farne l’uso che meritano. Col rispetto e la difesa del mezzo, mi raccomando. Dipende da noi.

roma
Sono euforico. Non parteciperò all’inaugurazione celebrativa, perché le trovo sempre delle paesanate (senza contare il ritardo..), e poi non potrei comunque esserci… Ma invito tutti a promuovere e difendere l’iniziativa.

Grazie a coloro che non hanno smesso di crederci, ora comincia il bello!

ps. nelle foto si notano già coloro che non rispettano le colonnine, vanno subito denunciati. Ci odiano, sarà una guerra che noi vinceremo con la consueta classe, consona al ciclista.

Sporchi porcheggi


Insomma basta.

ladridiparkingladridipark

I parcheggi sono sempre meno, e fra falsi invalidi, posti blu, diplomatici spazi… Se permettiamo anche a i soliti sanitari a 2 e 3 ruote di incularci i posti restanti, noi dove la infiliamo? Nel sagrato di qualche chiesa?

Che poi le multe le fanno solo ai poveri cristi con l’utilitaria da giungla. Invece di premiarli per il talento e la fantasia da campioni di tetris.

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Il pedone oltre la siepe..

Immag001

So bene che sparare (ops, oggi meglio dire sparlare) sul traffico e sui parcheggi è un gioco tanto facile quanto inutile, tuttavia voglio solo far notare un fenomeno che negli anni ha raggiunto adeguate conseguenze farsesche.

Si tratta delle note SIEPI di MOTORINI parcheggiati, sopra o accanto ai marciapiedi. Quando sono lungo un lato di una strada fanno anche, geometricamente parlando, il loro effetto. E ci si chiede come diavolo abbiano fatto gli pseudocentauri (il motorino, motorone, scooterone..che se ne dica, rimane un ignobile mezzo ibrido, mezzamoto e mezzobidet, comunque ultimo mezzo, e per questo a Roma arciusato) a metterli in fila con tanta precisione, nemmeno fossero coreografie da domino. Come li recuperano poi? E quando il vento ne tira giù uno tutti lo seguono…Deve essere uno spettacolo sensazionale, a meno di non essersi chinati adiacenti la siepe meccanica per allacciare le stringhe…  

motorini

Purtroppo una cosa è ammirarli da fuori, lungo la strada, rischiando di essere arrotati dal traffico ma illudendosi di poter andare dove si vuole. Una cosa è osservarli angosciati da dentro, sul marciapiedi, con l’ansia di trovare un pertugio per scavalcare la siepe. 

Ho visto signore, magari con carrello della spesa a rimorchio, tornare depresse al punto di entrata avventata, e parliamo di vittime fortunate. Altri, sono tornati all’uscio, ma era stato prontamente chiuso dall’ultimo genio del parcheggio impossibile col proprio bidet a ruote.

Il labirinto è chiuso. Si prega di urlare per uscire. 

il guado