La valanga d’ipocrisia che sta colpendo il sindaco Marino, reo bersaglio colpevole d’essersi trovato a governare la capitale degli inciuci e dei raccomandati, cresce a dismisura ogni giorno.
Renzi ha fatto capire più volte di come sia dalla parte dei congiurati che cercano di spodestare “l’utile idiota indipendente”.
L’ultima dichiarazione, guarda caso su quel giornale (qualcuno per fortuna lo fa notare) del Premier sembra quasi un falso scopo d’artiglieria, tanto per puntare ancora il dito:
Noi ci siamo. Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate. Purché dal Comune arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la città vorrà proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il Sindaco dia un segnale!
E si interrompano una volta per tutte le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata. E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita. E i suoi abitanti – così pacificamente invasi dalla gloria e dalla bellezza del passato – si meritano un futuro all’altezza dei propri sogni più belli.
Ebbene, se ci siete, se ci sei, caro Renzi, prova anche tu a dare un segnale. Dovresti poterlo fare, spero. Una cosa semplice, elegante, che imploriamo dai tempi di Rutelli, mica dall’arrivo di Marino.
Basta sfogliare questo blog. O cercare su Google.
@matteorenzi ascolta l’appello finale! Che qualcuno lo ascolti.. @ignaziomarino @romacapitaleTW @raffaeleclement http://t.co/1XHf1gwStF
— Marco Fiocchi (@RondoneR) February 21, 2014
Del resto, pare che ci avessi anche provato, almeno sempre secondo quel giornale. Tuttavia le mostruose transenne a rovinare fontane ed estetica di Roma, a dare quell’immonda immagine di città ostaggio di politica e terrore sono ancora lì.
Con i turisti stupiti e i cittadini irritati. Con un paradosso emblematico della classe politica. Volete dare un segnale così?
Togli ste’ transenne, Matteo, ma sul serio. Poi parla di Roma.